COMMERCIO A/Z

22.05.2013 20:40

 

La distribuzione commerciale è lo strumento attraverso il quale le aziende produttrici e distributrici immettono sul mercato beni e servizi.
La distribuzione è anche una delle 4P del marketing mix, e si considera come un insieme di istituzioni indipendenti che operano per rendere un prodotto o servizio disponibile al consumatore per l'uso.
Indice  [nascondi] 
1 Agenti della distribuzione
2 Tipologie di canale di vendita
3 Copertura del mercato
4 Strutture di distribuzione: dettaglio e ingrosso
5 Channel management
5.1 Channel management nel settore alberghiero
6 Voci correlate
7 Altri progetti
Agenti della distribuzione [modifica]
 
Nella distribuzione, gli intermediari tra produttore e cliente sono:
Dettaglianti (retailers), che si dividono per:
linee di prodotto vendute: grandi magazzini, supermercati, ipermercati
tipo di servizio: self-service, limited-service, full-service
prezzi praticati: discount-store, cash and carry
Grossisti (wholesalers)
Tipologie di canale di vendita [modifica]
 
A seconda del numero di intermediari, esistono diverse tipologie di canale di vendita (o canale distributivo) attraverso il quale un'azienda propone i propri prodotti sul mercato.
canale diretto: nessun intermediario, l'azienda ha venditori propri o punti vendita di proprietà.
canale corto o breve: attraverso un intermediario (un dettagliante).
canale lungo: prevede due o più intermediari (uno o più grossisti e un dettagliante).
Copertura del mercato [modifica]
 
Esistono fondamentalmente tre strategie di market coverage:
distribuzione intensiva: mira a rifornire il maggior numero possibile di rivenditori (es. prodotti alimentari: Coca-Cola, Nestlé, Danone)
distribuzione esclusiva: solo un numero limitato di rivenditori al dettaglio hanno i diritti di vendita per una certa area (es. concessionarie di auto, negozi di alta moda)
distribuzione selettiva: numero elevato di rivenditori, ma selezionati e quindi in numero inferiore a tutti i rivenditori potenziali (es. elettrodomestici Electrolux)
Strutture di distribuzione: dettaglio e ingrosso [modifica]
 
Distribuzione al dettaglio: il destinatario della merce è un consumatore o utilizzatore finale. All'interno di questa tipologia distributiva si possono annoverare:
grande distribuzione organizzata (GDO): ne fanno parte i supermercati, gli ipermercati, i discount e i grandi magazzini, tutti caratterizzati da vasti spazi di vendita dove la merce viene prelevata dall'acquirente direttamente dallo scaffale.
piccola distribuzione: ne fanno parte soprattutto piccoli punti vendita con sede fissa (o in forma ambulante). Tale distribuzione si è evoluta negli anni novanta con la nascita dei centri commerciali, dove, in strutture composte da ampi spazi di solito multipiani costruite ad hoc, vengono aggregati più punti vendita al dettaglio diversificati per tipologia di merci e servizi presenti.
Distribuzione all'ingrosso: il destinatario della merce e dei servizi sono quelle aziende che utilizzano il bene per lavorarlo o per rivenderlo sia all'utente finale che ad altre aziende a loro assimilabili.
Le attività inerenti alla distribuzione commerciale implicano necessariamente la movimentazione della merce. Pertanto, la netta differenza tra la vendita al dettaglio e quella all'ingrosso è che in quest'ultima l'elemento diversificativo e indispensabile è il trasporto, mentre in quella al dettaglio l'elemento predominante è l'esposizione del prodotto.

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